Correlazione fra età di adozione e problemi comportamentali

Nei nostri corsi di formazione già da anni spieghiamo l’importanza dell’età di adozione del cucciolo e di un immediato percorso di socializzazione e di abitudine agli stimoli ambientali, scontrandoci spesso con veterinari che raccomandano di non portare il cane fuori di casa prima dell’ultimo vaccino (intorno quindi ai 3 mesi e mezzo) o con allevatori che non vogliono consegnare il cucciolo prima dei 3 mesi di età.
L’esperienza quotidiana ci dimostrava quello che già alcuni studi sostenevano, ovvero che cuccioli portati a casa a 3 mesi o tenuti rinchiusi fino a 3 mesi/3 mesi e mezzo, si dimostravano insicuri e diffidenti verso persone e cani estranei oltre che verso tutti gli stimoli ambientali nuovi.
Un nuovo studio condotto da Olli Jokinen, David Appleby, Sofi Sandbacka-Saxén, Tuulia Appleby, Anna Valros, pare che confermi questa ipotesi e quindi i precedenti studi.
L’adozione di cuccioli prima delle 8 settimane di vita è stata associata ad una minore ricorrenza di evitamento e di alcuni tipi di aggressività nei cani adulti. Questo nuovo studio, effettuato in Finlandia, ha voluto analizzare ulteriormente l’effetto dell’età di adozione su tali comportamenti nei cani adulti. I cani che vivono in Finlandia sono una popolazione interessante perché, secondo l’esperienza dei coautori, i cuccioli crescono prevalentemente in ambienti materni domestici prima di essere adottati, diversamente dai paesi in cui furono svolti gli studi precedenti.

Lo studio finlandese è stato condotto confrontando cani adulti adottati a 6-7 settimane (6-7), 8 settimane (8), 9-12 settimane (9-12) e a 13-16 settimane (13-16) in relazione a a comportamenti di evitamento, ringhio, snapping verso sconosciuti fuori casa e dentro casa e verso cani sconosciuti fuori di casa.

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I cani adottati dopo le 8 settimane, ovvero quelli adottati a 9-12 e a 13-16 settimane, hanno avuto una frequenza superiore alle aspettative di comportamenti aggressivi e di evitamento rispetto ai cani adottati in altre fasce di età.
Nello studio effettuato, la maggiore età di adozione è risultata essere collegata ad una maggiore frequenza di comportamenti aggressivi/di evitamento verso persone e cani sconosciuti, sia all’interno che all’esterno dell’abitazione dei cani adulti, un dato che conferma le scoperte precedenti. Appleby et al. (2002) avevano mostrato che i cani adulti adottati dalle 8 settimane in  poi da ambienti materni misti erano più propensi a mostrare aggressività verso persone sconosciute fuori casa. Sterry et al. (2005) hanno scoperto che i cani portati alle Puppy classes e adottati prima di 8 settimane avevano una minor tendenza all’aggressività e all’evitamento nei confronti di cani sconosciuti ed era meno probabile che ringhiassero o evitassero ospiti in casa rispetto ai cani portati alle Puppy classes ma adottati a 8 settimane o più.
Altro aspetto a mio avviso molto interessante è che il comportamento di abbaio verso cani sconosciuti è stato inferiore nei cani adottati prima delle 8 settimane. Come scrivono gli autori dello studio “Ciò risulta controintuitivo, essendo opinione comune che i cuccioli dovrebbero restare più a lungo con la madre e il resto della cucciolata per ridurre, grazie a un’adeguata socializzazione, il rischio di comportamenti problematici verso altri cani”.

Gli autori spiegano che “Negli USA, l’aggressività è la causa più diffusa di eutanasia sui cani in età precoce e in generale vengono soppressi più animali domestici per cause comportamentali rispetto a tutti i casi di eutanasia per motivi di salute messi insieme (Landsberg et al., 2012).
Gli autori dello studio spiegano come gli effetti benefici dell’avere un animale domestico siano spesso compromessi da problemi comportamentali e come questi si ripercuotano anche  sulla saluta dell’animale stesso.”
La capacità di mantenere uno stato di equilibrio emotivo (omeostasi) e quindi di affrontare un ambiente nuovo e vario dimostrando un comportamento fiducioso, è influenzato sia da fattori genetici che ambientali. Riguardo questi ultimi si parla di periodo sensibile, quello cioè durante il quale vi è nell’animale una maggior predisposizione ad avvicinarsi verso persone, cani e oggetti sconosciuti in modo fiducioso, periodo che indicativamente andrebbe dalle 2,5 alle 14  settimane.
Studi più recenti tuttavia dimostrerebbero che questo periodo sarebbe più breve e raggiunge il suo picco fra le 4 e le 8 settimane (Pfaffenberger and Scott, 1976; Markwell and Thorne, 1987; McCune et al., 1995; Appleby, 1999).
In particolare, le settimane più importanti per l’esposizione a stimoli positivi potrebbero essere le settimane 3-5 (Pluijmakers et al., 2010). Alla luce di queste scoperte, gli effetti dell’ambiente di allevamento potrebbero essere più importanti per lo sviluppo dei comportamenti in età adulta di quanto si pensasse in precedenza  (Appleby et al., 2002; Pluijmakers et al., 2003; Thompson, 2009).
Già nel 1965 Scott e Fuller suggerivano che l’età migliore per l’adozione  fosse tra la 6° e l’8° settimana.
Appelby già dal 1993 sostiene che non fornire al cucciolo una sufficiente esposizione a stimoli sociali e ambientali durante il periodo sensibile porti ad un elevata probabilità di reazioni di paura, evitamento e aggressività in età adulta.

Uno degli aspetti più interessanti di questo nuovo studio è che indica che per minimizzare il rischio di comportamenti aggressivi e di evitamento non è raccomandabile posticipare l’adozione oltre le 8 settimane anche quando i cani vengono cresciuti in un ambiente domestico e non solo, come si credeva prima, nel caso in cui i cuccioli provenissero da allevamenti non domestici.
Gli autori sottolineano che pur avendo la certezza che i cani oggetto di studio provenissero da ambiente domestico, non hanno indicazioni sulla quantità e la qualità della stimolazione a cui i cuccioli erano sottoposti.
In questo studio viene dunque dimostrata l’esistenza di un collegamento tra l’età di adozione e alcuni tipi di comportamento aggressivo/di evitamento nei cani adulti. Lo studio indica che questi problemi sono più frequenti anche in cuccioli cresciuti in un ambiente domestico e adottati dopo 8 settimane di età rispetto ai cuccioli adottati entro le 8 settimane. Nel complesso, lo studio suggerisce un’età di adozione ideale non superiore alle 8 settimane per cuccioli allevati in ambiente domestico il che fa ipotizzare, e studi passati lo dimostrano, che nel caso di cuccioli allevati in ambiente NON domestico, sarebbe ancora più importante che l’adozione potesse avvenire prima delle 8 settimane data la certezza dell’insufficiente stimolazione all’interno dell’allevamento.
Gli studi fatti su campioni misti provenienti quindi non solo da allevamenti domestici ma anche da recinti, o ambienti equivalenti, hanno concluso che l’età ideale per l’adozione sia 6 (Freeman, 1991) o 6-8 settimane (Serpell, 1995; Scott and Fuller, 1965; Lindsay, 2000).

Il mio augurio è che alla luce di questo ennesimo studio non si ripeta in futuro il tentativo di portare l’età minima di adozione dei cuccioli a 90 giorni, tentativo recentemente avvenuto in Lombardia ma poi fortunatamente bloccato.
Diventa invece di fondamentale importanza una campagna informativa presso veterinari e allevatori oltre che una maggiore collaborazione con il mondo degli educatori cinofili, affinchè si prenda atto di questi dati e insieme si possa aiutare al meglio cani e proprietari.

Titolo originale dello studio pubblicato su “APPLIED ANIMAL BEHAVIOUR SCIENCE”:
Homing age influences the prevalence of aggressive and avoidance-related behaviour in adult dogs
Autori:
Olli Jokinen (a), David Appleby (b,c), Sofi Sandbacka-Saxén (c), Tuulia Appleby (b,c), Anna Valrosa (a)
a. University of Helsinki, Faculty of Veterinary Medicine, Department of Production Animal Medicine, PO Box 57, 00014, University of Helsinki, Finland
b. University of Helsinki, Faculty of Veterinary Medicine, Behaviour Clinic, Small Animal Hospital, Koetilantie 2, Helsinki, Finland

c. AB Klinikka, Lummetie 7, 31400 Somero, Finland