L’alimentazione del cane 2: sovrappeso e obesità

di Antonio Agus

Definizione Obesità: accumulo eccessivo di grasso nelle aree corporee destinate al tessuto adiposo

Sovrappeso: 1-20% in più del peso corporeo ideale
Obesità: > 20% del peso corporeo ideale

L’obesità è il più comune disordine nutrizionale nel cane e nel gatto: 20-44% popolazione canina colpita

In Italia l’obesità negli anni ’60-’70 colpiva il tra il 10 ed il 20% della popolazione canina, nel 2000 oltre il 30%

Da cosa è provocata l’obesità?
Semplice:  ENERGIA IN ENTRATA maggiore dell’ENERGIA IN USCITA
Quando l’organismo assume più calorie di quelle necessarie, la massa grassa aumenta.

E’ importante capire che l’obesità non è un solo un problema estetico, anzi!

Patologie associate all’obesità̀

  • Patologie cardiorespiratorie e ipertensione
  • Complicazione durante interventi chirurgici e anestesia
  • Intolleranza allo sforzo
  • Affezioni articolari
  • Malattie endocrine e metaboliche (diabete, ipotiroidismo,…)
  • Malattie dermatologiche
  • Patologie dell’apparato urinario e problemi riproduttivi
  • Riduzione dell’immunità
  • Neoplasie

Ma il proprietario se ne rende conto?

Purtroppo molto spesso no. Basti pensare a quanto è sempre più frequente vedere bambini obesi e genitori che li portano al Mc Donald e li lasciano ingurgitare patatine, bibite gassate o merendine, figuriamoci con i poveri cani.

Uno studio ha analizzato l’aspetto sociale del cibo e dai risultati è emerso che i PROPRIETARI dei cani obesi:

  • sono spesso sovrappeso e scarsamente attivi;
  • parlano di più con il cane;
  • gli permettono di coricarsi sul letto;
  • non si preoccupano del rischio di trasmissione di malattie;
  • considerano di < importanza l’esercizio fisico;
  • traducono spesso qualsiasi richiesta dell’animale in richiesta di cibo;
  • interpretano la bulimia come segno di salute;
  • interpretano l’eccesso di peso come segno di bellezza;

Sembra assurdo ma uno dei posti in cui si vedono più cani obesi è il canile.

C’è una tendenza a credere che dando tanto da mangiare ai cani, spesso cibi per niente salutari, questi siano meno infelici di stare in canile. In realtà non si fa altro che peggiorare la qualità della loro vita.

Esistono naturalmente dei fattori predisponenti l’obesità quali:

  • ETA’: Obesità aumenta con età;
  • SESSO: le femmine sono più soggette dei maschi;
  • RAZZA: vi sono alcune razze più predisposte come Labrador Retriever, Bovaro Bernese, Cocker
  • PREDISPOSIZIONE GENETICA
  • SQUILIBRI ENDOCRINI: ipotiroidismo, sindrome di Cushing
  • STERILIZZAZIONE: riduzione di fabbisogni energetici del 20-30%
  • ALIMENTAZIONE ECCESSIVA (anche da cuccioli)
  • SCELTA ALIMENTO NON ADEGUATA
  • STILE DI VITA
  • SCARSA ATTIVITA’ FISICA
  • TRATTAMENTI FARMACOLOGICI

Quando faccio notare ai proprietari che il loro cane è in sovrappeso (per non dire spesso obeso), le due risposte più comuni sono:

  1. “ma è sterilizzata!”: il fatto che un cane sia sterilizzato non significa che allora debba essere obeso. Se la sterilizzazione porta ad una riduzione del fabbisogno energetico del 20-30%, diventa ovvio ridurre l’apporto calorico;
  2. “ma mangia già poco!”: cosa significa “poco”? Se il cane è in sovrappeso, significa che assume più calorie del necessario quindi per quel cane quel “poco” è troppo.

 

Conclusioni

  • L’obesità è un problema molto diffuso nella popolazione canina ed è associata a numerose patologie;
  • scorretta alimentazione e scarsa attività fisica ne sono la causa;
  • per evitare il sovrappeso il proprietario deve controllare e monitorare il peso e l’Indice di Grasso Corporeo del proprio cane (vedi tabella);
  • esistono delle condizioni che favoriscono il sovrappeso dell’animale: in questi casi è consigliabile riconsiderare il tipo di alimento e la quantità somministrata con il proprio veterinario;
  • in caso di obesità è importante andare da un veterinario esperto di alimentazione per studiare un piano di dimagrimento basato su una dieta adeguata ed una regolare attività fisica;
  • controllo dello stile di vita necessario per evitare che l’animale riprenda peso dopo il dimagrimento.

BFI